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ODONTOIATRIA INFANTILE

L’Odontoiatria pediatrica o pedodonzia si occupa dell’odontoiatria rivolta ai bambini e previene l’insorgere di lesioni cariose dei denti da latte e le eventuali malocclusioni. Molto importante è mantenere i denti decidui in buone condizioni al fine di garantire lo sviluppo di una dentatura definitiva.Per questo motivo è di fondamentale importanza seguire, fin dai primi anni di vita, una corretta prevenzione.Vengono effettuate tutte le cure dedicate ai bambini, dalle sigillature, alle otturazioni ed alle pulpotomie e pulpectomie.

Succhiamento del pollice

LA DENTATURA DECIDUA E QUELLA PERMANENTE

Nell’uomo esistono due tipologie di denti: i denti decidui e i denti permanenti. Rispetto ai denti permanenti, i denti di latte o decidui sono generalmente più piccoli, hanno un colore più chiaro e le cuspidi sono meno accentuate.
Dentatura decidua: è composta da venti denti: Otto incisivi, quattro Canini e otto molari; non esistono i premolari decidui.
Dentatura Permanente: è composta da trentadue denti: otto incisivi, quattro canini, otto premolari e dodici molari.

La crescita dei denti

LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI SULLA ODONTOIATRIA INFANTILE

Sarebbe buona norma, qualunque dubbio sorgesse rispetto alla salute orale di un piccolo in crescita, rivolgersi ad un pedodontista, il “dentista dei bambini”. Tuttavia, ci sono alcuni “campanelli di allarme” che danno ai genitori la certezza che qualcosa non va, ed è bene che non vengano trascurati:

  • il dolore, per quanto di breve durata, evocato dalla masticazione o dal contatto con cibi e bevande calde, fredde, dolci o salate.
  • Il gonfiore, localizzato sul versante delle gengive che guarda la guancia o il palato (o la lingua nei denti inferiori).

  • l’improvviso cambiamento di colore di un dente o la perdita da parte di questo di frammenti.
  • un’anomala “chiusura” dei denti superiori e inferiori, con zone anteriori in cui questi non si toccano e la lingua si infila a colmare i vuoti.
  • un aspetto del viso decisamente “allungato”, associato ad unarespirazione a bocca aperta, a voce nasale e russamento notturno.
  • l’affollamento o la sovrapposizione di alcuni denti o, viceversa, l’eccessiva distanza fra di essi, soprattutto a livello degli incisivi centrali superiori (spesso è presente un frenulo labiale molto robusto e corto e, facendo stirare il labbro superiore verso il basso, la punta del naso si piega anch’essa).
  • l’assenza o il ritardo nell’eruzione di alcuni denti.

Ricordiamo a tal proposito che l’eruzione dei denti da latte (che sono 20: 8 incisivi, 4 canini, 8 molaretti) inizia intorno al 6° mese con gli incisivi centrali inferiori e si completa intorno al 30° coi secondi molaretti; invece l’eruzione dei permanenti inizia intorno al 6° anno con gli incisivi centrali superiori e i primi molari superiori e si completa molto dopo, con l’eruzione dei dei secondi molari, raggiungendo una fase critica per la futura occlusione quando erompono i premolari, dai 9 anni in su.

L’allergia all’anestesia del dentista o a uno dei suoi componenti è una preoccupazione frequente nei genitori i cui figli devono sottoporsi per la prima volta a cure dentarie. Le reazioni avverse ai moderni anestetici locali sono molto rare. Tuttavia, nel caso in cui ci sia familiarità per le allergie, dovrai far preventivamente effettuare a tuo figlio, presso un centro specializzato o presso il reparto di allergologia in ospedale, una batteria di test allergometrici nei confronti dei principali anestetici (mepivacaina, lidocaina, articaina) utilizzati dal dentista. Nella maggior parte dei casi, previa autorizzazione dei genitori, il dentista potrà comunque effettuare il primo intervento in anestesia, poiché le reazioni avverse agli anestetici locali sono ritardate, si presentano cioè alla seconda iniezione. Qualora i test dovessero rivelare un’allergia agli anestetici, sarà l’allergologo a consigliarti quali farmaci far assumere a tuo figlio prima della seduta odontoiatrica in cui si sottoporrà all’anestesia. L’allergia all’anestesia del dentista è comunque rara.

Occorre anche ricordare che, nella stragrande maggioranza dei casi, i sintomi che si registrano in caso di allergia si limitano a rash cutanei di modesta entità e che, qualora la reazione fosse invece significativa (edema e shock), nella dotazione standard di medicinali dello studio ci sono sempre gli antistaminici e i cortisonici da somministrare in questi casi.

Nella stragrande maggioranza dei casi, sì. Le carie nei bambini hanno due tendenze molto pericolose: la prima è divenire subito penetranti, creando dolore, in seguito necrosi del dente (che smette di fare male) e infezione dell’osso di sostegno e della gemma del dente permanente sottostante. La seconda è interessare, consumandole, le superfici interprossimali dei molaretti (lo spazio fra dente e dente), che in questo modo si addossano l’uno all’altro e non mantengono come dovrebbero il giusto spazio per l’eruzione dei premolari permanenti (leeway space), essenziale per un corretto rapporto fra l’arcata superiore e quella inferiore.

La prima visita ortodontica deve essere effettuata fra i 3 e i 6 anni, se ti sembra che tuo figlio stia sviluppando un sorriso palesemente disarmonico o se uno o entrambi i genitori sono affetti da malocclusioni piuttosto evidenti. Un paio di anni dopo per assicurarti che la crescita stia avvenendo in maniera corretta.