Sarebbe buona norma, qualunque dubbio sorgesse rispetto alla salute orale di un piccolo in crescita, rivolgersi ad un pedodontista, il “dentista dei bambini”. Tuttavia, ci sono alcuni “campanelli di allarme” che danno ai genitori la certezza che qualcosa non va, ed è bene che non vengano trascurati:
- il dolore, per quanto di breve durata, evocato dalla masticazione o dal contatto con cibi e bevande calde, fredde, dolci o salate.
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Il gonfiore, localizzato sul versante delle gengive che guarda la guancia o il palato (o la lingua nei denti inferiori).
- l’improvviso cambiamento di colore di un dente o la perdita da parte di questo di frammenti.
- un’anomala “chiusura” dei denti superiori e inferiori, con zone anteriori in cui questi non si toccano e la lingua si infila a colmare i vuoti.
- un aspetto del viso decisamente “allungato”, associato ad unarespirazione a bocca aperta, a voce nasale e russamento notturno.
- l’affollamento o la sovrapposizione di alcuni denti o, viceversa, l’eccessiva distanza fra di essi, soprattutto a livello degli incisivi centrali superiori (spesso è presente un frenulo labiale molto robusto e corto e, facendo stirare il labbro superiore verso il basso, la punta del naso si piega anch’essa).
- l’assenza o il ritardo nell’eruzione di alcuni denti.
Ricordiamo a tal proposito che l’eruzione dei denti da latte (che sono 20: 8 incisivi, 4 canini, 8 molaretti) inizia intorno al 6° mese con gli incisivi centrali inferiori e si completa intorno al 30° coi secondi molaretti; invece l’eruzione dei permanenti inizia intorno al 6° anno con gli incisivi centrali superiori e i primi molari superiori e si completa molto dopo, con l’eruzione dei dei secondi molari, raggiungendo una fase critica per la futura occlusione quando erompono i premolari, dai 9 anni in su.