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PROTESI

La protesi è quella branca dell’odontoiatria che si prefigge di ripristinare i denti mancanti persi o compromessi per motivi funzionali e/o estetici. La protesi può essere mobile totale, mobile scheletrata o fissa (ponti e corone).
Utilizzo di materiali di qualità, ripristino della funzione e rispetto delle forme per raggiungere l’estetica, questa è la ricetta per una corretta ricostruzione protesica.

Corona in porcellana - Diastema e resaturo con veeners - Ponte a tre elementi

LE TIPOLOGIE DI PROTESI E MATERIALI

Il Dott. Menaldo ha dedicato la parte della sua attività professionale e dei suoi studi a questa importantissima branca dell’Odontoiatria, di cui l’Italia è uno dei Paesi leader al mondo. La protesi spazia dalle più semplici capsule dentali, ai ponti, a soluzioni ad alta valenza estetica, fino a complesse riabilitazioni su impianti.

Le novità nel campo sono rappresentate dai materiali adoperati per la realizzazione dei manufatti protesici. L’adozione di metalli sempre più leggeri, duttili e resistenti alla corrosione e di ceramiche di nuovissima concezione garantiscono che le protesi fisse moderne siano esteticamente e funzionalmente perfette.

Ovviamente, quando la situazione clinica del paziente lo richiede, si può comunque ricorrere alle protesi rimovibili, anch’esse molto migliorate rispetto al passato, che restano un’alternativa valida e presentano vantaggi come la rapidità di realizzazione, la praticità e il costo ridotto.

Un’altra alternativa è il trattamento implanto-protesico che, attraverso protocolli operativi ormai collaudatissimi, si occupa di sostituire i denti mancanti con capsule dentali sostenute da impianti in titanio inseriti nell’osso.

Protesi mobile totale inferiore - Protesi mobile totale superiore - Protesi mobile posteriore inferiore - Protesi mobile singolo dente con ganci

LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI SULLE PROTESI

L’osteointegrazione (il fenomeno per cui l’impianto diviene un tutt’uno con l’osso alveolare, non limitandosi ad essere semplicemente avvitato al suo interno) può richiedere qualche mese. Oltretutto, un intervento di implantologia, spesso, si accompagna a manovre chirurgiche volte a modificare la morfologia dei tessuti duri e molli a contatto con l’impianto (rialzi di seni mascellari, split crest, innesti connettivali, procedure rigenerative) che richiedono, per giungere a buon fine, che i tessuti “maturino”. Talvolta, quindi, non è consigliabile ricorrere al “carico immediato”, ossia montare sull’impianto un dente protesico durante l’intervento chirurgico o di lì a qualche giorno. In tutti questi casi, il dentista che si occupa di implantoprotesi saprà concordare col paziente soluzioni estetiche che consentano di sopperire esteriormente alla temporanea mancanza di uno o più denti: ponti adesivi che appoggiano  sui denti adiacenti senza bisogno di limarlie che , non presentando ganci, sono pratici e invisibili.

Certamente. Le soluzioni per riabilitare un paziente privo di denti sono molteplici; a seconda delle condizioni cliniche e la propensione del paziente a sottoporsi alle cure del dentista. Le moderne tecniche permettono di realizzare protesi completamente fisse, protesi mobili ancorate su impianti oppure tradizionali protesi rimovibili. In tutti questi casi si restituisce al paziente una soddisfacente funzione masticatoria, fonetica ed estetica. Sarà compito del dentista valutare assieme con il paziente la soluzione più adeguata per affrontare ogni singolo caso.

Certamente. Con l’avvento dell’implantologia è possibile fissare con degli attacchi una protesi totale in modo semplice, aumentando il comfort del paziente. Inoltre, se la protesi preesistente è in buone condizioni e correttamente progettata, sarà possibile riutilizzarla, riducendo costi e tempi operativi. Soprattutto nell’arcata inferiore il numero di pazienti che non possa ricorrere ad una sovraprotesi (o overdenture) ancorata su impianti è davvero esiguo. Va sottolineato come la comodità di una protesi totale fissa derivi non solo dal fatto che non si muove al carico masticatorio e alla fonazione, ma anche dagli ingombri più ridotti (palato in resina e estensioni in direzione posteriore non sono più necessari).

L’utilizzo di nuovi materiali in ceramica rinforzata e dell’ossido di zirconio permette di realizzare protesi fisse alternative alle tradizionali metallo-ceramiche con un risultato estetico notevole, eliminando il rischio di pigmentazioni gengivali antiestetiche. Inoltre, quando non sia necessario dover limare l’intero dente, si può ricorrere alle faccette che ricoprono solo il versante anteriore del dente, risolvendo al contempo i problemi cromatici di forma, colore e  disallineamento.

L’intervento di posizionamento di impianti osteointegrati è una procedura semplice che richiede una seduta operativa piuttosto breve (45min) effettuata in anestesia locale. Non c’è un limite di età per sottoporsi a tale trattamento, e anche le condizioni di salute che rappresentano una assoluta controindicazione all’implantologia sono poche.
La raccolta di tali informazioni nell’anamnesi da parte del dentista durante la fase diagnostica, consente di selezionare quei pazienti su cui è possibile ricorrere all’implantologia. A livello locale le gravi mancanze di osso alveolare possono essere risolte in molti casi con l’ausilio di tecniche rigenerative e innesti. La rigenerazione ossea è oggi una tecnica con un’elevata predicibilità realizzabile con tempi di attesa relativamente brevi.

L’assenza di elementi dentari può causare diversi problemi alla bocca poichè determina inevitabilmente una riduzione dell’efficacia masticatoria. Inoltre, i denti vicini allo spazio libero e quelli dell’arcata antagonista tenderanno a migrare per colmare tale spazio assumendo posizioni non fisiologiche. La perdita di molti denti, inoltre, può determinare una modifica dei rapporti tra le arcate, causando anche problemi all’articolazione temporomandibolare. È chiaro quindi che per questi motivi, oltre che per una motivazione estetica, è auspicabile sostituire in tempi brevi i denti persi. Attualmente la soluzione più avanzata per risolvere tale problema è l’implantologia, che consente, attraverso protocolli sicuri, di ripristinare, ove possibile, gli elementi dentali persi. Qualora non si potesse ricorrere all’implantologia, la protesi tradizionale, sia essa fissa (ponti e corone) o rimovibile, rimane a seconda dei casi la soluzione più adeguata per il ripristino della funzione masticatoria ed estetica.